Tematica Piante

Geranium sylvaticum L.

Geranium sylvaticum L.

foto 24
Foto: Enrico Blasutto.

Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)

Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)

Ordine: Gentianales Lindl. (1833)

Famiglia: Geraniaceae Juss., 1789

Genere: Geranium L.

Descrizione

L'altezza media di questa pianta è di circa 3-5 dm (minima 20 cm; massima 80 cm). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia è una pianta erbacea, perenne con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotata di un asse fiorale più o meno eretto e con poche foglie. Radici: le radici sono secondarie da rizoma. Fusto: parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un rizoma cilindrico e obliquo. Parte epigea: nella parte aerea i fusti sono eretti-ascendenti e ben sviluppati, ma a volte anche sub-acauli; possono inoltre essere fogliosi oppure afilli. La superficie è striata e sono ingrossati ai nodi. Nella parte alta possono essere pubescenti. Foglie: la forma delle foglie in generale è palmatosetta (a nervatura pure palmata) con diversi lobi o segmenti; ogni segmento a sua volta è ripartito in altri lobi o lacinie; i lobi a sua volta sono dentati (con 10 o più denti per lobo). L'apice delle lacinie è acuto (angolo tra i 30° - 80°). La lamina delle foglie è larga quanto è lunga (contorno più o meno pentagonale o esagonale a seconda del numero dei segmenti) ed è pelosa su entrambe le facce (quasi tomentose). Le foglie sono inoltre picciolate. La zona centrale indivisa delle lacinie è di 5-20 mm. Sono presenti delle stipole a forma lanceolata. Foglie basali: le foglie basali hanno un picciolo 2 - 3 cm e 7-9 lobi; dimensione delle foglie basali 7-12 cm. Sono inoltre caduche. Foglie cauline: le foglie cauline sono leggermente più piccole con circa 5 lobi e sessili. Lungo il fusto sono disposte in modo opposto. L'infiorescenza è di tipo corimboso (anche 10 fiori per pianta); ogni singolo peduncolo è biflore. I peduncoli sono inoltre ghiandolosi e alla fruttificazione sono eretti. Sono presenti delle bratteole lanceolate. I fiori sono ermafroditi, attinomorfi (con lieve tendenza al zigomorfismo: i petali superiori possono essere appena un po' diversi da quelli inferiori), proterandri (infatti gli stimmi maturano dopo le antere del verticillo più esterno), pentaciclici (a cinque verticilli: calice-corolla-androceo su 2 verticilli - gineceo), pentameri (calice e corolla a cinque elementi), dialisepali e dialipetali (sia i sepali che i petali sono liberi-non saldati tra di loro). Diametro del fiore: 20-30 mm. Formula fiorale: * K 5, C 5, A 5+5, G 5 (supero). Calice: i sepali a lamina lanceolata sono cinque e disposti in modo semi-embricato (due sepali hanno entrambi i margini nascosti dagli altri sepali; altri due sepali sono completamente liberi; mentre il sepalo rimanente ha un margine ricoperto da un altro sepalo e un margine libero). I sepali sono pelosi ed hanno un apice acuminato. Lunghezza dei sepali: 12 mm. Corolla: i petali sono cinque colorati di roseo-violetti; il contorno è intero a forma obovata con apice retuso; nel centro del petalo è presente una macchia biancastra con alcune sfumature radiali. I cinque petali sono eretti (formano una coppa) e disposti anch'essi in modo embricato ma più regolare dei sepali: ogni petalo ha un margine nascosto dal petalo precedente e l'altro margine sovrapposto al prossimo petalo. Le ghiandole nettarifere sono cinque e disposte in modo opposto ai sepali. Dimensione dei petali: larghezza 10 mm; lunghezza 18 mm. Androceo: gli stami sono dieci, saldati alla base, e tutti fertili disposti su due verticilli con la particolarità che il verticillo esterno matura prima di quello interno. Le antere sono violette ai bordi e più chiare al centro. Gineceo: l'ovario è supero a cinque lobi formato da cinque carpelli contenente ciascuno due ovuli dei quali uno solo fruttifero; gli stili (prolungamento dei carpelli/ovario) sono cinque con ognuno uno stimma di colore purpureo chiaro. Le codette dei carpelli sono concresciute e riunite in modo arcuato a cerchio (e non spiralato come in altri generi della stessa famiglia) a forma di becco. Queste in fase di maturazione si addensano maggiormente rispetto al tessuto adiacente (più precisamente per avvolgimento igroscopico dello stilo) per cui si crea un certa tensione che alla fine fa prorompere all'esterno il relativo carpello trasformato in mericarpo contenente un singolo seme, favorendo così la disseminazione di tipo “epizoocora” (quando i semi rimangono attaccati al corpo degli animali). Fioritura: da giugno ad agosto. Impollinazione: impollinazione per entomogamia (a volte anche per autofecondazione anche se normalmente prevale la proterandria). Frutti: il frutto è una capsula (di tipo schizocarpo) composta da 5 acheni (o mericarpi). Ogni achenio contiene un solo seme (achenio monosperma). La parte inferiore del frutto è avvolta nel calice accrescente, mentre la parte superiore consiste in un becco allungato di 2 – 3 mm sormontato dallo stilo persistente. Il frutto è deiscente con elasticità per cui il seme viene proiettato lontano con il rispettivo carpello; eventuali animali poi hanno il compito inconscio di portarli lontano. La superficie dei frutti è liscia. Lunghezza dei frutti: 2-3 cm.

Diffusione

Il “geranio silvano” è diffuso ma in modo discontinuo in tutta Italia (manca nelle isole); è comune sulle Alpi, ma raro nel resto del territorio. Sui rilievi europei è ugualmente diffuso (a parte le Alpi Dinariche). È inoltre presente in Asia, e anche nel Nord America (zone del nord-est) dove però è avventizio. Habitat: l'habitat tipico per queste piante sono gli ambienti ricchi di humus nelle schiarite dei boschi, prati concimati o zone antropiche (ad esempio vicino alle stalle). Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo, con pH neutro e alti valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido. Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 500 fino a 2300 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare (in parte), montano e subalpino. Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Eurasiatico ma anche Eurosiberiano.


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Stato: Faroe Islands